RASSEGNA STAMPA

IL MANIFESTO - Per Diaz e Bolzaneto in arrivo il colpo di spugna

Roma, 18 giugno 2008

GENOVA 2001
Tartarini, avvocato di parte civile: «Notifiche e trasferimenti faranno saltare le sentenze»
«Per Diaz e Bolzaneto in arrivo il colpo di spugna»

Sara Menafra

«Il salva-premier rischia di bloccare anche i processi del G8». Lo gridano forte il comitato «Verità e giustizia», Amnesty international e gli avvocati che in questi anni hanno difeso le parti offese a Bolzaneto e nella notte della Diaz. Tolti i reati di falso e calunnia, le lesioni, la violenza privata, l'abuso di autorità, l'abuso d'ufficio sono tutti reati che si prescrivono a gennaio 2009.
Con una corsa contro il tempo, speravano in una sentenza di primo grado che anticipasse quel termine: a luglio per Bolzaneto e entro l'autunno per la Diaz. E invece no, siamo sul baratro del colpo di spugna, spiega l'avvocata Laura Tartarini, legale delle parti civili.
Perché questa norma mette a rischio le sentenze? Visto che anche la prescrizione è sospesa, non c'è semplicemente il rischio di dover aspettare un anno?
I tempi sono già molto ridotti. Prima di tutto, c'è il rischio che i sei mesi che mancano alla prescrizione siano «mangiati» dalle notifiche. Passato l'anno di sospensione, il tribunale dovrà riconvocare tutti gli imputati e le parti offese. E visto che le vittime sono moltissime, e molte straniere, ci vorrà parecchio tempo.
Quante sono le parti civili straniere?
Delle trecento parti civili di Bolzaneto la metà sono straniere. Per le centocinquanta della Diaz sono l'ottanta per cento.
Ma il processo Bolzaneto non era concluso?
Siamo al limite, la sentenza è prevista per fine luglio e la nuova legge potrebbe arrivare proprio in quei giorni.
Ma se la prescrizione è tanto vicina, in appello i processi si sarebbero fermati comunque...
Sì, ma la sentenza di primo grado avrebbe dato la possibilità di un risarcimento morale, oltre che economico, da parte dello stato.
Mettiamo che il tribunale usi quest'anno per fare tutte le notifiche in modo che a luglio del 2009 si possa ripartire.
In un anno succedono molte cose. A Genova capita spesso che per qualche motivo il collegio si modifichi. Se nel 2009 un giudice dovesse essere stato trasferito, l'intero processo ripartirebbe dal principio.
Un giudizio al fondo di tutto?
Dico solo che in questi anni di processi ne abbiamo passate tante. Dalle false testimonianze in aula alla mancata collaborazione degli indagati e dei testi. Ci sembrava di essere arrivati alla fine e invece questa norma ha il sapore di una beffa. E' una brutta società quella in cui chi dovrebbe rispondere delle proprie colpe con un plus di responsabilità perché rappresenta lo stato, come le forze dell'ordine, non paga mai. E sul banco degli imputati restano solo i semplici cittadini.